Gli incontri che ho avuto il 18-19 giugno con il sindaco appena elettodi Lampedusa Giusi Nicolini e con gli imprenditori locali, hanno lasciato nella mia mente un caro ricordo per le belle ore passate in compagnia di persone cordiali. Dopo aver apprezzato il paesaggio locale ho scoperto un angolo bellissimo dell’Italia.

Facente parte geologicamente della placca africana, l’isola sia geograficamente che politicamente è sita nel punto più a sud dell’Europa. L’architettura dei siti, gli interni dei locali, la gastronomia e la cucina tipica richiamano le tradizioni tunisine. Tra gli abitanti dell’isola nonostante sia parlata frequentemente la lingua araba o quella francese, rimane preponderante l’appartenenza alla terra siciliana.

Il turista che per la prima volta ha la fortuna di avventurarsi in questo luogo magico, rimane incantato e affascinato dal trovarsi come immerso nella purezza vergine della natura e salubre dell’ambiente circondato da un mare turchese le cui acque bagnano spiagge incontaminate di sabbia bianchissima.

Chi vi soggiorna, dimentica la vita caotica e frenetica della città per godere della tranquillità del paesaggio senza per questo non rinunciare ad attività come la pesca, la vela od altro.

L’ospitalità che vi si ritrova negli alberghi, nei negozi, nei bar, nei ristoranti ecc. contraddistinta  dalla  semplicità e accoglienza degli indigeni lampedusani, ti fa sentire a casa. Di questo, tra le tante ricchezze che la natura del luogo offre ne sono testimonianza, i prodotti della terra ricca di frutti e verdure biologiche e quelli del mare, a soddisfare i palati più esigenti.

Incontrando gli imprenditori locali ho avvertito una vena di rammarico nelle loro parole nei confronti dei mass media che anziché soffermarsi a sottolineare le bellezze della terra hanno riproposto più volte servizi sulla “primavera araba” e sui drammi degli immigrati nordafricani ivi sbarcati. Ne è conseguito un danno per il settore turistico che tuttora si avverte, quando è nota dai tempi andati la realtà di tale immigrazione la quale in forme meno aggressive è sempre stata accettata dagli isolani.

L’isola di Lampedusa è da sempre una tra le mete preferite per le vacanze non solo dagli abitanti del Nord Italia ma anche di quelli delle nazioni vicine. Il richiamo turistico della stessa viene confermato dall’insediamento di nuove attività alberghiere ed efficienti servizi. Ne è testimonianza la prossima inaugurazione del nuovo aeroporto il 21 luglio 2012 capace di accogliere fino a 1,5 mln passeggeri all’anno.

L’augurio dei lampedusani è che la lunga stagione turistica dell’isola che si svolge da aprile a tutto novembre, veda la presenza di sempre più numerosi turisti russi.

Avendo avuto la  possibilità di godere di tale grande dono di Dio il mio sguardo al paesaggio, all’acqua cristallina del mare, alla sabbia dorata dai raggi del sole, mi ha fatto pensare a quanto desidererei potermi fermare qui in un luogo in cui è come se avvertissi una rinascita del corpo e dello spirito.

Vladimir Korotkov, Console Generale della Russia a Palermo
Irina Shmygova, traduttore in lingua italiana